Spazio d'ascolto nella scuola secondaria superiore

Uno spazio per…
Essere ascoltati e trovare le parole per dire
Aprire una finestra e poter vedere alternative che sono nascoste
dai vetri appannati delle situazioni in cui ci sentiamo confusi
Scoprire o ricordarci delle risorse che abbiamo

Che cosa è lo Spazio d’ascolto e a chi si rivolge?

Lo Spazio d’Ascolto  è un servizio di consulenza offerto nell’ambito della scuola secondaria superiore rivolto ai ragazzi, ai genitori e ai docenti che dà la possibilità, per chi lo desideri, di usufruire di alcuni colloqui individuali e/o di gruppo. Il suo scopo è permettere una migliore comprensione delle situazioni che le persone stanno vivendo e ampliare le possibilità di azione, attivando le risorse disponibili; creare uno spazio accogliente e privo di giudizio dove le difficoltà relazionali possono essere prese in considerazione e affrontate, operando contemporaneamente un potenziamento delle risorse personali.

Cosa offre lo Spazio d’ascolto?

  • Per i ragazzi questo spazio costituisce una possibilità di confrontarsi con un adulto senza rischiare conflitti o incomprensioni, esprimendosi liberamente su qualsiasi tema; una occasione per imparare a conoscere la natura delle proprie emozioni e rapportarsi a loro con più attenzione, comprendere la natura dei pensieri e lasciar andare quelli più dannosi per se stessi e per gli altri.
  • Il servizio è aperto anche ai genitori e ha  la finalità di offrire uno spazio, in assoluta riservatezza, dove aprire la possibilità di una differente consapevolezza delle situazioni e delle dinamiche relazionali faticose relative al ruolo di genitore e quella di una nuova lettura degli eventi. L’intenzione è quella di sostenere gli adulti nel loro compito educativo, ricercando modalità di gestione e relazione con i ragazzi maggiormente efficaci, con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra scuola e famiglia anche rispetto alla gestione di situazioni problematiche. 
  • Per i docenti lo spazio di ascolto offre un luogo di riflessione consapevole e di apprendimento sulle relazioni e una occasione di consulenza e mediazione nelle situazioni  faticose che possono emergere nella complessa rete di rapporti che caratterizza la comunità scolastica.

Quali strumenti utilizza?

Lo Spazio d’ascolto è realizzato con le competenze del counselling: si tratta di interventi di sostegno, che aiutano le persone a sollevarsi (dal latino cum-solere) in momenti di disagio, smarrimento o di difficoltà. Tali interventi non sono terapeutici ma stimolano il cambiamento agendo su risorse e potenzialità della persona in difficoltà permettendole di rialzarsi e individuare strategie efficaci. A queste competenze si affiancano quelle della mindfulness/consapevolezza che porta a sperimentare abilità nuove nella gestione dello stress e nella possibilità di stare nella difficoltà e nella fatica mobilitando le proprie risorse.

Quali sono gli ambiti di intervento possibili?

  • sostegno ai ragazzi in difficoltà
  • sostegno ai genitori
  • disponibilità alla consulenza e alla mediazione nelle situazioni di difficoltà:
  • situazioni relazionali faticose all’interno delle classi
  • situazioni relazionali faticose nel rapporto con gli alunni
  • situazioni relazionali faticose nella relazione con le famiglie

Voci dalle esperienze

Al termine del percorso, in una pratica di scrittura creativa, i partecipanti rispondono a queste domande: 

  • Che cosa mi resta di questo percorso in questo momento? 
  • Che cosa sento di avere imparato di me stesso/a?
  • Quali punti di me stesso/a ho toccato da vicino?

Il frutto dell'esperienza

La mindfulness è una via sulla quale iniziare a stare in rapporto con la fatica e la sofferenza in un modo diverso. Come?

  • La consapevolezza ci accompagna e ci ancora nel momento presente grazie a una riduzione della focalizzazione sul passato o sul futuro e una maggiore attenzione al qui ed ora: essere presenti può dare chiarezza e vivacità all’esperienza e creare una più alta qualità dell’esperienza del momento
  • la mindfulness lavora sul radicamento della coscienza nel presente rendendo la mente meno incline ad essere catturata da narrazioni mentali che si autogenerano in riferimento al passato e al futuro e che coinvolgono ruminazione, ansia, rimpianto e altre esperienze che possono impedire una presenza serena nel quotidiano; quindi riduce la ruminazione, il pensare in modo distorto, le preoccupazioni, il monologo interiore negativo, il giudizio
  • Incrementa l’empatia, la pazienza, lo stare con quel che c’è e la gentilezza rispetto a se stessi e agli altri
  • Si focalizza sullo sviluppo di equilibrio nell’attenzione, nei pensieri e nelle emozioni 
  • Può sviluppare la capacità di diventare più consapevoli delle emozioni e rivolgere uno sguardo più chiaro ai nostri modi di pensare e di sentire consentendo di rispondere liberamente piuttosto che reagire sulla base dell’abitudine e delle circostanze riproducendo in modo inconsapevole modalità automatiche.

Che cosa è lo Spazio d’ascolto e a chi si rivolge?

Lo Spazio d’Ascolto  è un servizio di consulenza offerto nell’ambito della scuola secondaria superiore rivolto ai ragazzi, ai genitori e ai docenti che dà la possibilità, per chi lo desideri, di usufruire di alcuni colloqui individuali e/o di gruppo. Il suo scopo è permettere una migliore comprensione delle situazioni che le persone stanno vivendo e ampliare le possibilità di azione, attivando le risorse disponibili; creare uno spazio accogliente e privo di giudizio dove le difficoltà relazionali possono essere prese in considerazione e affrontate, operando contemporaneamente un potenziamento delle risorse personali.

Cosa offre lo Spazio d’ascolto?

  • Per i ragazzi questo spazio costituisce una possibilità di confrontarsi con un adulto senza rischiare conflitti o incomprensioni, esprimendosi liberamente su qualsiasi tema; una occasione per imparare a conoscere la natura delle proprie emozioni e rapportarsi a loro con più attenzione, comprendere la natura dei pensieri e lasciar andare quelli più dannosi per se stessi e per gli altri.
  • Il servizio è aperto anche ai genitori e ha  la finalità di offrire uno spazio, in assoluta riservatezza, dove aprire la possibilità di una differente consapevolezza delle situazioni e delle dinamiche relazionali faticose relative al ruolo di genitore e quella di una nuova lettura degli eventi. L’intenzione è quella di sostenere gli adulti nel loro compito educativo, ricercando modalità di gestione e relazione con i ragazzi maggiormente efficaci, con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra scuola e famiglia anche rispetto alla gestione di situazioni problematiche. 
  • Per i docenti lo spazio di ascolto offre un luogo di riflessione consapevole e di apprendimento sulle relazioni e una occasione di consulenza e mediazione nelle situazioni  faticose che possono emergere nella complessa rete di rapporti che caratterizza la comunità scolastica.

Quali strumenti utilizza?

Lo Spazio d’ascolto è realizzato con le competenze del counselling: si tratta di interventi di sostegno, che aiutano le persone a sollevarsi (dal latino cum-solere) in momenti di disagio, smarrimento o di difficoltà. Tali interventi non sono terapeutici ma stimolano il cambiamento agendo su risorse e potenzialità della persona in difficoltà permettendole di rialzarsi e individuare strategie efficaci. A queste competenze si affiancano quelle della mindfulness/consapevolezza che porta a sperimentare abilità nuove nella gestione dello stress e nella possibilità di stare nella difficoltà e nella fatica mobilitando le proprie risorse. 

Quali sono gli ambiti di intervento possibili?

  • sostegno ai ragazzi in difficoltà
  • sostegno ai genitori
  • disponibilità alla consulenza e alla mediazione nelle situazioni di difficoltà:
  • situazioni relazionali faticose all’interno delle classi
  • situazioni relazionali faticose nel rapporto con gli alunni
  • situazioni relazionali faticose nella relazione con le famiglie

Voci dalle esperienze

Al termine del percorso, in una pratica di scrittura creativa, i partecipanti rispondono a queste domande: 

  • Che cosa mi resta di questo percorso in questo momento? 
  • Che cosa sento di avere imparato di me stesso/a?
  • Quali punti di me stesso/a ho toccato da vicino?

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